Cos’è l’Osteopatia viscerale? Che importanza ha in campo osteopatico? Ne parliamo in questo articolo con la dott.ssa Egle Talamo DO, Osteopata e responsabile del Tirocinio Clinico presso la nostra Accademia di Osteopatia Asfom.
L’osteopatia viscerale (trattamento degli organi interni) nasce con il padre fondatore dell’osteopatia, A.T. Still (1828-1917), soprattutto come trattamento vascolare e linfatico, partendo dall’anatomia.
Ma è solo negli anni ’80, grazie al dott. Jean Pierre Barral e Pierre Mercier, che si codifica una metodologia di approccio globale al paziente con problemi di origine viscerale, integrando l’osteopatia viscerale con:
La sfera viscerale vive, scambia, interagisce con l’intero organismo e con l’ambiente circostante. Organi o visceri in buona salute possiedono un movimento fisiologico, garantendo: un fisiologico apporto arterioso, un regolare drenaggio venoso linfatico, controllo neurovegetativo, efficace risposta neuroendocrina, corretta interpretazione e reazione emozionale.
A livello muscoloscheletrico la mobilità si esplica grazie all’esistenza di complessi funzionali articolari costituiti da cartilagini, capsule, legamenti, membrane e liquido sinoviale, etc, così a livello viscerale esistono delle «articolazioni viscerali» che, pur non potendo essere qualificate come articolazioni classicamente intese, hanno lo scopo e funzione esattamente simile a quelle delle analoghe strutture dell’apparato muscoloscheletrico consentendo movimento reciproco delle diverse strutture organico-viscerali.
La lesione osteopatica viscerale è molto frequentemente dovuta all’alterazione funzionale di questi rapporti articolari viscero-organici, che condizionano i reciproci rapporti pressori fra le strutture, ne condizionano la funzione specifica.
L’osteopatia viscerale è uno strumento operativo preziosissimo ed esclusivo dell’osteopata: ci permette di risolvere situazioni in cui altri approcci terapeutici non hanno avuto risoluzione, specie laddove un problema che si presenta come «biomeccanico» ha in realtà una causa/concausa nel funzionamento non fisiologico di qualche organo interno.